IL FIORE IMPORTATO IN EUROPA: UN MERCATO DA 660 MILIONI DI EURO
(Fonte: Ismea - Filiera Fiori e Piante 2004)
Il valore della produzione di fiori e piante nel mondo vale oltre 26 miliardi di Euro.
Nel 2000 il giro d'affari al consumo era di oltre 40 miliardi nel 2000 e di 43 nel 2001.
Le previsioni stimano un raddoppio (o addirittura la triplicazione) entro il 2015.
Da queste cifre si può intuire come dietro ogni fiore ci sia un'imponente attività economica che coinvolge decine di Paesi, centinaia di imprese, migliaia di persone.
In Europa il mercato dei fiori si sviluppa in maniera preponderante attraverso meccanismo della vendita tramite asta.I Centri olandesi di Aalsmeer, FloraHolland, Oost Nederland e Vleute fungono da centro di raccolta sia della produzione interna olandese che degli arrivi dei prodotti di importazione (da Paesi Comunitari e da Paesi Terzi), per poi diventare il principale strumento di distribuzione a livello europeo.
Nel 2003 queste quattro aste hanno sviluppato una fatturato di 2.330 milioni di euro per quanto riguarda i soli fiori recisi.
Il 19,7% del fatturato è composto da fiori di importazione, per una valore di 460 milioni, cifra che costituisce il 70% delle importazioni UE, che sono pari a 660 milioni.
DOVE NASCE IL FIORE IMPORTATO
(Fonte: Ismea – Filiera Fiori e Piante 2004)
Africa:
L'Europa importa più di 80.000 tonnellate di fiori recisi dall'Africa.
Questa cifra corrisponde ad una quota tra il 70 e l'80% della produzione floricola africana, che in termini di valore è di circa 300 milioni di Euro.
Il Paese leader per la produzione e l'esportazione è il Kenya, che nel 2002 ha esportato verso la UE 48.423 tonnellate di fiori, per un valore di 194 milioni di Euro (77% rose). Nel 2003, anno in cui la superficie produttiva è aumentata di 150 ettari, le esportazioni sono cresciute in volume, ma non in valore a causa del deprezzamento della moneta locale nei confronti del dollaro.
Lo Zimbabwe è il secondo degli esportatori africani ed ha sviluppato la sua produzione di reciso su 1.150 ettari. Le esportazioni verso la UE sono state di 18.981 tonnellate, pari a 64,803 milioni di Euro.
In Zambia, dove il 95% dei 195 ettari destinati alla produzione è dedicato alle rose, le esportazioni verso l'Europa nel 2002 sono state pari a 3.842 tonnellate, per un valore di circa 22 milioni Euro.
In Uganda la floricoltura si estende su una superficie complessiva di 127 ettari, che hanno permesso una esportazione di 3.330 tonnellate per un valore di 15,535 milioni di Euro.
Confrontando questi dati con quelli del 1995 possiamo notare che il Kenya ha più che raddoppiato le esportazioni, così come lo Zimbabwe, che lo Zambia le ha quintuplicate e che l'Uganda sestuplicate.
America Latina:
In America Latina la floricoltura è diventato un settore in costante espansione anche a causa degli accordi commerciali stipulati da molti Paesi con gli USA. Sulla base di questi accordi i Paesi sudamericani si impegnano ad accrescere la produzione del settore Pante (prodotti agricoli non tradizionali per l'esportazione), all'interno del quale il “prodotto fiore” è preminente.
In Colombia sono quasi 100.000 gli addetti impiegati su una superficie di circa 5.900 ettari. Il 98% della produzione viene esportata, principalmente verso gli USA. Il valore delle esportazioni a Paesi UE nel 2002 è stato di 98,629 milioni di Euro, corrispondenti a 18.135 tonnellate di fiori recisi.
Dall'Ecuador i Paesi dell'Unione Europea hanno importato 12.489 tonnellate di fiori freschi recisi, per un valore di 73 milioni di Euro. Gli addetti del settore sono poco meno di 50.000.
A causa della crisi economica determinata in parte dal processo di dollarizzazione imposta dal governo, si stima che almeno il 25% delle 350/400 aziende ecuadoriane dovranno chiudere, fondersi in unità più grandi o vendere.
L'IMPORTAZIONE DI FIORI IN ITALIA
(Fonte: Ismea – Filiera Fiori e Piante 2004)
Sul mercato italiano nel 2003 sono arrivate dall'estero più di 10.000 tonnellate di fiori, pari a oltre 150 milioni di euro. Il 68% di questa quota proviene dai Paesi Bassi e consiste prevalentemente in prodotti provenienti dal Kenya o da altri Paesi extra UE.
Nella restante parte, il 10% è costituito da orchidee provenienti dalla Thailandia e il 5% da rose provenienti dall'Ecuador.
TENDENZE DEL MERCATO
(Fonte: Ismea – Filiera Fiori e Piante 2004)
In questo mercato, che si caratterizza per la sua continua evoluzione, si registra la tendenza allo spostamento della produzione di massa di fiori freschi recisi verso Paesi con buone condizioni climatiche e basso costo della manodopera.
La sfida dei prossimi anni si giocherà su quattro campi: logistica, qualità del prodotto, attenzione a standard ambientali e di lavoro, influenza della grande distribuzione organizzata.
Il timore, per quanto riguarda gli standard ambientali e di lavoro, è che l'attenzione venga focalizzata da parte degli operatori di mercato su opzioni superficiali che, più che impattare positivamente sull'ambiente e sul lavoro, si risolvano in efficaci strumenti di marketing.
Questo timore assume maggiore importanza se consideriamo un'altra tendenza in atto, cioè l'aumento della quota di vendite tramite il canale della grande distribuzione organizzata, canale in cui il marchio di garanzia ha maggiore influenza sui consumatori.